le interviste

Mrs. Peggy. Tra libri e danza, l’enigma di una donna elegante

Margareth Sinclair, meglio conosciuta come Mrs. Peggy, è la bibliotecaria che tutti vorrebbero incontrare: discreta, acuta, con un occhio infallibile per i lettori abituali e un talento innato nel trovare il libro giusto per chiunque varchi la soglia della Biblioteca Centrale. Ma dietro i cardigan impeccabili e lo sguardo attento, si cela una donna dal passato affascinante e misterioso. Oggi, per la prima volta, ha accettato di concedere un’intervista.

🎤 Intervistatore: Mrs. Peggy, dieci anni tra gli scaffali della Biblioteca Centrale. Che rapporto ha con i libri?

🏫 Mrs. Peggy: Intimo, direi. Non credo nei miracoli, ma nei libri sì. Hanno un potere che pochi sanno riconoscere: sussurrano risposte, pongono domande migliori di quelle che ci facciamo da soli e, soprattutto, sanno aspettare. Un libro non si offende se lo ignori per anni. Sta lì, silenzioso, finché non sei pronto a leggerlo. Non tutti possono dire lo stesso.

🎤 Intervistatore: C’è un libro che ha segnato la sua vita?

🏫 Mrs. Peggy: Oh, ne ho troppi. Ma se dovessi sceglierne uno, direi “Il grande Gatsby”. C’è qualcosa nella malinconia ostinata di Gatsby che mi commuove ogni volta. L’idea di rincorrere ciò che non si può avere, la speranza che ci acceca… non è così che finiamo tutti, prima o poi? Con lo sguardo fisso su una luce verde dall’altra parte della riva?

🎤 Intervistatore: Interessante. Eppure, non sembra una persona che rincorre illusioni.

🏫 Mrs. Peggy: Non più. Ma un tempo… diciamo che il passato ha le sue coreografie e alcuni passi restano impressi nel corpo, anche quando credi di averli dimenticati.

🎤 Intervistatore: Un riferimento alla danza?

🏫 Mrs. Peggy: Chissà. Ma alcuni libri vanno letti solo fino a un certo punto. Oltre, le parole si dissolvono.

🎤 Intervistatore: Lei si svela poco, Mrs. Peggy. C’è un’aria di mistero attorno a lei…

🏫 Mrs. Peggy: Ah, il fascino dell’ignoto! Diciamo che il mio passato è rilegato con cura, come un volume raro che non va sfogliato distrattamente.

🎤 Intervistatore: Comprendo. Parliamo allora del presente. La sua giornata tipo in biblioteca?

🏫 Mrs. Peggy: Ordinaria, almeno in apparenza. Arrivo prima dell’apertura, riordino le richieste, sistemo i resi. Poi la danza inizia: studenti, pensionati, lettori accaniti, anime smarrite in cerca di una storia che le salvi. Ascolto, consiglio, metto a tacere chi sussurra troppo forte. Quando la giornata finisce, torno a casa dai miei due gatti, Ginger e Fred. E il cerchio si chiude.

🎤 Intervistatore: Due nomi particolari. Hanno un significato speciale?

🏫 Mrs. Peggy: Ogni nome ha un significato. Ma alcuni sono segreti ben custoditi.

🎤 Intervistatore: La sua riservatezza è leggendaria, Mrs. Peggy. Eppure, è nota per la sua premura verso i lettori abituali.

🏫 Mrs. Peggy: Osservare è parte del mio mestiere. Un buon libraio sa cosa serve a un lettore prima ancora che lo chieda. Un buon bibliotecario, invece, sa quando una persona ha bisogno di un libro che non sta cercando.

🎤 Intervistatore: Un’arte sottile. Ma qualcuno osserva anche lei?

🏫 Mrs. Peggy: I miei gatti, forse. Ma non fanno domande.

🎤 Intervistatore: E sua sorella Elaine? So che va a trovarla ogni settimana. 

🏫 Mrs. Peggy: Sì. E ogni settimana è diversa. A volte mi riconosce, a volte no. Ma le leggo sempre qualcosa. Finché le parole restano, resta anche un frammento di noi.

🎤 Intervistatore: Ultima domanda: se potesse scegliere una citazione che la rappresenta, quale sarebbe?

🏫 Mrs. Peggy: “Siamo tutti nel rigagnolo, ma alcuni di noi guardano le stelle.” Oscar Wilde.

🎤 Intervistatore: Elegante e malinconica, proprio come immaginavo. Grazie, Mrs. Peggy. È stata un’intervista affascinante. 

🏫 Mrs. Peggy: Oh, ma le storie migliori… sono quelle che lasciano qualche pagina in bianco.

echoes AI

Lo spacciatore del campus che studia economia

Il domatore che teme più
il leone della tigre

Pronto soccorso tra codici, cinismo e umanità

Scopri in anteprima le nuove interviste!