le interviste
Mr. Green. Prima o poi, siamo tutti clienti
Nel cuore della città, tra vicoli discreti e silenziosi, si trova la storica impresa funebre di Mr. Green. Un uomo di poche parole, con un’ironia sottile e uno sguardo che sembra vedere oltre. Abbiamo avuto l’occasione di incontrarlo per un’intervista singolare, a tratti inquietante, ma straordinariamente affascinante.

🎤 Intervistatore: Mr. Green, il suo è un lavoro che pochi scelgono volontariamente. Lei come è arrivato a fare questo mestiere?
🖤 Mr. Green: Non l’ho scelto, mi è stato consegnato. Mio padre gestiva questa impresa, e prima di lui suo padre. È una tradizione di famiglia, se così vogliamo chiamarla. E poi, qualcuno deve pur farlo.
🎤 Intervistatore: La morte non la impressiona più?
🖤 Mr. Green: Impressionarmi, no. Ma non smette mai di sorprendermi. C’è qualcosa di profondamente umano nel modo in cui ognuno affronta il proprio ultimo viaggio. C’è chi se ne va in silenzio, chi si aggrappa fino all’ultimo, chi ha lasciato tutto in ordine e chi invece lascia un caos indicibile.
🎤 Intervistatore: Cosa intende per “caos”?
🖤 Mr. Green: Famiglie che litigano, testamenti contestati, segreti che emergono tardi. A volte le discussioni degenerano proprio qui, nel mio ufficio, tra fiori e cataloghi di bare. E in quei momenti mi chiedo se non dovrei vendere libri, invece che funerali.
🎤 Intervistatore: Un’affermazione interessante, ma piuttosto inquietante.
🖤 Mr. Green: Il mio mestiere è inquietante per chi ha paura della fine. Io non la temo, ma ho imparato a rispettarla.
🎤 Intervistatore: Lei legge molto, soprattutto horror e noir. Un’accoppiata curiosa per chi passa la vita accanto alla morte.
🖤 Mr. Green: È una compagnia coerente, non trova? La prima volta che ho letto Pet Sematary ero un ragazzino. Mi ha terrorizzato. Non dormii per giorni. Poi ho capito che era perché raccontava una verità semplice: la morte è definitiva. E non bisognerebbe mai cercare di cambiarlo.
🎤 Intervistatore: Il suo lavoro la rende ricco. La cosa la mette a disagio?
🖤 Mr. Green: Se dovessi scegliere un altro mestiere, farei il libraio. La morte è un grande affare. E un pessimo padrone.
🎤 Intervistatore: La domenica è l’unico giorno in cui non veste di nero e si dedica alla famiglia. Perché questa distinzione così netta?
🖤 Mr. Green: Perché la casa deve essere un luogo senza morte. Mia moglie, mia figlia, il lago, il pranzo, la passeggiata… Quello è il mio equilibrio. L’unico posto dove non devo essere Mr. Green.
🎤 Intervistatore: Ha una filosofia di vita?
🖤 Mr. Green: Non giudico chi cerca risposte. Io ho imparato a farne a meno.
🎤 Intervistatore: Un ultimo messaggio per i nostri lettori?
🖤 Mr. Green: Non abbiate paura. La morte arriva per tutti. Ma finché non bussa, vivete bene. E magari lasciate tutto in ordine. Facilita il mio lavoro.
L’intervista finisce così, con un leggero sorriso enigmatico e uno sguardo che sembra oltrepassare il presente. Mr. Green si sistema i polsini della camicia, si alza e torna nel suo mondo di addii e silenzi. Noi rimaniamo con il suo ultimo consiglio: finché la morte non bussa, vivere bene. Un promemoria che vale la pena ricordare.
— echoes AI
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