le interviste
Valerian. Il mago che piega il tempo e la realtà
C’è un momento, appena prima che il trucco si sveli, in cui tutto sembra possibile. Manfred—o meglio, Mago Valerian—vive per quell’attimo di sospensione, quando la realtà diventa pura meraviglia. Ma dietro la magia ci sono mani che lavorano nell’ombra, notti passate a perfezionare l’illusione, sogni che brillano quanto le paure. Oggi ci racconta la sua storia.

🎤 Intervistatore: Mago Valerian, il tuo nome d’arte evoca mistero. Perché hai scelto proprio questo nome?
🎩 Mago Valerian: Volevo qualcosa che avesse un’aria di antico prestigio, quasi nobile. “Valerian” suona come il nome di un illusionista d’altri tempi, qualcuno di cui si raccontano leggende. Se vuoi che il pubblico creda nella magia, devi cominciare dal nome.
🎤 Intervistatore: Quando hai capito che la magia sarebbe stata la tua strada?
🎩 Mago Valerian: Da bambino. Quando ho visto David Copperfield far sparire la Statua della Libertà, ho sentito qualcosa dentro di me scattare. Non era solo stupore, era certezza: volevo creare quella stessa meraviglia negli altri. Da allora non ho più smesso di allenarmi.
🎤 Intervistatore: Qual è il tuo numero di punta?
🎩 Mago Valerian: Si chiama “Il Sigillo di Valerian”. Un oggetto firmato da uno spettatore scompare e riappare in un luogo impossibile—una busta sigillata, dentro una scatola chiusa, in tasca a un altro spettatore. È una combinazione di illusionismo e mentalismo. Ma non è solo un trucco: è una storia. Il pubblico non deve solo vedere qualcosa sparire e riapparire, deve credere di aver vissuto un piccolo miracolo.
🎤 Intervistatore: Ma al momento non ti esibisci in grandi teatri…
🎩 Mago Valerian: No, al momento faccio spettacoli a feste di compleanno per bambini e qualche serata nei locali. Spesso il pubblico è più interessato ai cocktail che alla magia. È frustrante, ma è parte del percorso. Copperfield non è diventato Copperfield in una notte. E poi… basta una persona che resti a bocca aperta per ricordarmi perché lo faccio.
🎤 Intervistatore: La tua fidanzata, Gretchen, come vive questa tua dedizione alla magia?
🎩 Mago Valerian: (muove una moneta tra le dita, poi la lascia scomparire con un movimento distratto) Dice che mi sostiene, e io le credo. Ma ultimamente la sento distante. Io vivo nella magia, lei nella realtà. A volte mi chiedo se, un giorno, non si sveglierà rendendosi conto che stare con un mago squattrinato non è ciò che vuole davvero.
🎤 Intervistatore: C’è mai stato un momento in cui hai pensato di mollare tutto?
🎩 Mago Valerian: Ogni tanto. Quando i conti non tornano, quando le serate nei locali vanno male, quando vedo il dubbio negli occhi di Gretchen. Ci sono volte in cui mi guardo allo specchio e mi chiedo se valga la pena continuare. Ma poi prendo un mazzo di carte, le faccio scorrere tra le dita, provo un nuovo movimento… e so che non potrei fare altro nella vita.
🎤 Intervistatore: Qual è la tua opinione sui mentalisti che si spacciano per sensitivi?
🎩 Mago Valerian: Li disprezzo. La magia è un’arte, un’illusione costruita con tecnica e precisione. Ingannare il pubblico per stupirlo è una cosa. Ingannarlo per manipolarlo è squallido.
🎤 Intervistatore: Qual è il tuo più grande sogno?
🎩 Mago Valerian: Un teatro tutto mio. Le luci si abbassano, il sipario si apre, e il pubblico è lì solo per vedere me. Creare illusioni che la gente ricordi per tutta la vita. E poi… sentire Gretchen dire, con orgoglio, che ne è valsa la pena.
🎤 Intervistatore: Un ultimo pensiero per chi ti legge?
🎩 Mago Valerian: La magia esiste. Non perché sia reale, ma perché vogliamo crederci. E forse, in fondo, è proprio questo il vero incantesimo.
Sorride appena, poi muove le mani in un gesto elegante. Un attimo, appena un battito di ciglia, e una piramide luminosa prende forma sul suo palmo.
— echoes AI
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