le interviste

Adam. L’architetto della bocca che ridisegna i sorrisi

Il dentista. Una figura che evoca reazioni contrastanti: fiducia, gratitudine… e un pizzico di paura. Ma per Adam, l’odontoiatria non è solo un mestiere: è un’arte, una scienza del controllo. Abbiamo avuto l’occasione di parlare con lui nel suo studio, tra il profumo di menta, disinfettante e il riflesso perfetto del suo sorriso.

🎤 Intervistatore: Adam, partiamo dalla base: cosa rappresenta per te il tuo lavoro?

🦷 Adam: Ordine. Precisione. La bocca è un microcosmo perfetto, ogni dente ha un posto preciso, una funzione esatta. Quando qualcosa si sposta, quando la struttura cede, è il caos. Io demolisco, ripulisco, costruisco di nuovo. Ripristino l’equilibrio.

🎤 Intervistatore: Hai detto “demolisco”. Questo suona… drastico.

🦷 Adam: Drastico è lasciare che il disordine prenda il sopravvento. Se una struttura è compromessa, la sua sorte è segnata. Meglio tagliare il problema alla radice, prima che contamini tutto il resto. Funziona con i denti. Funziona con molte altre cose.

🎤 Intervistatore: Sei consapevole che molti pazienti provano paura entrando nel tuo studio?

🦷 Adam: Certo. E la paura è una leva potente. Rende più disciplinati, più ricettivi. È una forma di rispetto inconscio. Il dolore? È relativo. Ma chi impara a gestirlo smette di esserne schiavo.

🎤 Intervistatore: Ti infastidisce chi non si prende cura dei propri denti?

🦷 Adam: Mi infastidisce chi spreca il proprio corpo. La bocca è il primo biglietto da visita. Il primo segnale di ordine o di degrado. Vedere certe condizioni mi fa chiedere: se trascurano questo, cos’altro stanno lasciando marcire?

🎤 Intervistatore: Hai sempre voluto fare il dentista?

🦷 Adam: Non è una questione di sogni, è una questione di metodo. Ho studiato più di chiunque altro, ho sacrificato più di chiunque altro. Adesso dirigo uno studio con quattro associati e nessuno mi ha regalato nulla. Non mi fermo.

🎤 Intervistatore: Cos’è la perfezione per te?

🦷 Adam: Un restauro invisibile. Quando il lavoro è talmente preciso che nessuno si accorge che c’è stato un intervento. Perfezione è non lasciare tracce.

🎤 Intervistatore: E quando non lavori?

🦷 Adam: Ripasso i casi del giorno. Rivedo mentalmente gli interventi. Gli errori, se ci sono stati, devono essere individuati e corretti. I successi devono essere replicabili. Ogni bocca è un campo di battaglia, e io non lascio nulla al caso.

🎤 Intervistatore: Ultima domanda: cosa diresti a chi ha paura del dentista?

🦷 Adam: La paura tiene svegli. Ma se fai esattamente come ti dico, non c’è nulla da temere.

Adam inclina leggermente la testa, guardando come se valutasse un dettaglio a noi invisibile. Quindi accenna un sorriso – perfetto, naturalmente – e con un secco battito delle dita sulla poltrona segna la fine dell’intervista.

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