le interviste

Anand Das. Tra devozione, desiderio e un’identità divisa

Oggi incontriamo Anand Das, monaco Hare Krishna, cuoco devoto e uomo dalla serenità contagiosa. Ma dietro il suo sorriso e la sua disciplina si cela una storia complessa, fatta di ricerca, scelte radicali e un piccolo segreto.

🎤 Intervistatore: Anand Das, grazie per averci accolto. Iniziamo dal principio: chi eri prima di diventare monaco?

🕉️ Anand Das: Un uomo con un altro nome, un’altra vita. Sono nato a Chicago, mi chiamavo Leonard Carter. Sono cresciuto tra libri e dibattiti filosofici, ma nessuna teoria riusciva a placare la mia fame di significato. Poi ho incontrato la comunità Hare Krishna in India, e tutto è cambiato. Ho lasciato ogni cosa per seguire questa strada.

🎤 Intervistatore: E ora vivi in una comunità rurale di monaci. Come si svolge la tua giornata?

🕉️ Anand Das: Ogni giorno inizia prima dell’alba con la preghiera e la meditazione. Poi la cucina diventa il mio tempio. Preparo cibo per la comunità, con gratitudine e mantra. Il nostro nutrimento è puro: frutta, verdura, cereali, latte. Nulla che abbia conosciuto sofferenza.

🎤 Intervistatore: Ripeti spesso “Gioia e Amore”. È il cuore del tuo credo?

🕉️ Anand Das: Sì. La vita è un dono, e l’unico modo giusto di viverla è con amore e gratitudine. Ogni gesto può essere sacro se fatto con devozione. Anche cucinare, anche servire.

🎤 Intervistatore: Eppure, una volta al mese lasci la comunità e vai in città. Perché?

🕉️ Anand Das: (sorride) Per ricordarmi chi ero. Per accettare chi sono. Entro in un ristorante, mi siedo, e ordino carne o pesce. Mangio lentamente, con rispetto. Poi torno alla mia vita. Nessun senso di colpa, nessuna negazione. Solo equilibrio.

🎤 Intervistatore: Non temi che questa tua scelta contraddica i principi della tua fede?

🕉️ Anand Das: La fede non è prigione. È un cammino. E io sono ancora in cammino. Non rinnegherò mai ciò che ho scelto, ma non posso neanche fingere di non sentire certe nostalgie. Non sono un santo, sono solo un uomo.

🎤 Intervistatore: Cosa diresti a chi potrebbe giudicarti?

🕉️ Anand Das: Che il giudizio è un peso inutile. Siamo tutti in viaggio. Alcuni inciampano, altri cambiano rotta, altri portano con sé pezzi del passato. Non conta essere perfetti. Conta essere veri.

🎤 Intervistatore: Qual è il tuo più grande desiderio?

🕉️ Anand Das: Continuare a servire, continuare ad amare. E magari, un giorno, fare pace con tutte le mie contraddizioni.

🎤 Intervistatore: Grazie, Anand Das. Le tue parole lasciano molto su cui riflettere.

🕉️ Anand Das: Gioia e Amore. Sempre.

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